Quella striscia di terra etrusca, che va da Ansedonia fino a Talamone e che coincide in larga misura con la provincia di Grosseto, è la Bassa Maremma, terra lagunare ricca di storia.
La laguna di Orbetello è delimitata da due tomboli, a sud il tombolo della Feniglia, tra Ansedonia e il Monte Argentario; verso nord il tombolo della Giannella, dall’Argentario alla foce dell’Albegna. Sono due strisce di circa 6 chilometri di lunghe spiagge sabbiose e pinete che convergono nella massiccia formazione rocciosa del Monte Argentario mentre al centro, su una sottile lingua di terra, si trova la cittadina di Orbetello, circondata da tratti di antiche mura. Il centro storico è molto ordinato e ben tenuto con una pianta piuttosto regolare e ampi giardini e parchi. Essendo circondata da acqua la vista è spettacolare in qualsiasi ora del giorno. La laguna ha un fondale estremamente basso che mediamente non supera il metro di acqua. Ospita una Riserva naturale gestita dal WWF dove nidificano e transitano numerose specie di uccelli (il cavaliere di Italia, il fenicottero rosa, il falco pescatore); le acque della laguna sono ricche di spigole, orate e anguille. Negli ultimi anni la carenza di apporto di acqua fresca, sia dal mare che dai vari canali che la alimentano, soprattutto in estate, sta causando grandi morie di pesce per la scarsa ossigenazione e dunque pioggia e mare mosso sono visti come una benedizione dagli abitanti e dagli itti-cultori del posto.
Talamone è situata su uno sperone roccioso, estremità dei Monti dell’Uccellina. Il borgo storico si arrampica sul promontorio e termina in alto con uno spettacolare belvedere che gira intorno alla Rocca Aldobrandesca, a strapiombo sul mare e che si vede da molto lontano sia di giorno che di notte. Era una torre costiera di avvistamento nel XVI secolo che faceva parte del sistema difensivo della Repubblica di Siena. Il porticciolo all’ingresso del paese non è molto grande ma è passato alla storia per essere stato una tappa di avvicinamento alla Sicilia di Garibaldi, che vi fece scalo nel corso della spedizione dei Mille nel 1860, per fare rifornimento di acqua e armi.
Capalbio è famosa alle cronache per essere il “buen ritiro”
di intellettuali e magistrati è un piccolissimo paese con un centro storico
circondato da imponenti mura sulle quali è possibile passeggiare piacevolmente
tra case di pietra, torri e botteghe prima di cenare in uno dei tanti
ristorantini, e dalle quali è ben visibile il lago di Burano, anch’esso riserva
del WWF.
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Capalbio - Giardino dei Tarocchi |
Il Giardino dei Tarocchi è stato creato negli anni Settanta dalla scultrice Niki de Saint Phalle. Contiene grandi sculture colorate, molte delle quali sono visitabili anche dall’interno, ispirate alle figure degli Arcani Maggiori dei Tarocchi. Sono 22 grandi strutture di cemento, vetro, specchi e ceramiche da scovare nei sentieri del giardino e che ispirano grande energia, allegria e curiosità e che si armonizzano naturalmente con gli alberi e la macchia mediterranea del giardino.
Porto Santo Stefano è sul lato occidentale del Monte Argentario e non c’è molto altro che il lungomare, con il porto commerciale per visitare le isole dirimpetto (Giglio e Giannutri) e il porto turistico per chi avesse necessità di fermarsi durante le navigazioni nell’arcipelago toscano. Molti ristoranti e molto sgarbati ristoratori.
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Isola del Giglio - Castello |
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