venerdì 4 ottobre 2024

Maremma Pig

Laguna di Orbetello

Quella striscia di terra etrusca, che va da Ansedonia fino a Talamone e che coincide in larga misura con la provincia di Grosseto, è la Bassa Maremma, terra lagunare ricca di storia.

La laguna di Orbetello è delimitata da due tomboli, a sud il tombolo della Feniglia, tra Ansedonia e il Monte Argentario; verso nord il tombolo della Giannella, dall’Argentario alla foce dell’Albegna. Sono due strisce di circa 6 chilometri di lunghe spiagge sabbiose e pinete che convergono nella massiccia formazione rocciosa del Monte Argentario mentre al centro, su una sottile lingua di terra, si trova la cittadina di Orbetello, circondata da tratti di antiche mura. Il centro storico è molto ordinato e ben tenuto con una pianta piuttosto regolare e ampi giardini e parchi. Essendo circondata da acqua la vista è spettacolare in qualsiasi ora del giorno. La laguna ha un fondale estremamente basso che mediamente non supera il metro di acqua. Ospita una Riserva naturale gestita dal WWF dove nidificano e transitano numerose specie di uccelli (il cavaliere di Italia, il fenicottero rosa, il falco pescatore); le acque della laguna sono ricche di spigole, orate e anguille. Negli ultimi anni la carenza di apporto di acqua fresca, sia dal mare che dai vari canali che la alimentano, soprattutto in estate, sta causando grandi morie di pesce per la scarsa ossigenazione e dunque pioggia e mare mosso sono visti come una benedizione dagli abitanti e dagli itti-cultori del posto.

     Talamone è situata su uno sperone roccioso, estremità dei Monti dell’Uccellina. Il borgo storico si arrampica sul promontorio e termina in alto con uno spettacolare belvedere che gira intorno alla Rocca Aldobrandesca, a strapiombo sul mare e che si vede da molto lontano sia di giorno che di notte. Era una torre costiera di avvistamento nel XVI secolo che faceva parte del sistema difensivo della Repubblica di Siena. Il porticciolo all’ingresso del paese non è molto grande ma è passato alla storia per essere stato una tappa di avvicinamento alla Sicilia di Garibaldi, che vi fece scalo nel corso della spedizione dei Mille nel 1860, per fare rifornimento di acqua e armi.

      Capalbio è famosa alle cronache per essere il “buen ritiro” di intellettuali e magistrati è un piccolissimo paese con un centro storico circondato da imponenti mura sulle quali è possibile passeggiare piacevolmente tra case di pietra, torri e botteghe prima di cenare in uno dei tanti ristorantini, e dalle quali è ben visibile il lago di Burano, anch’esso riserva del WWF. 

Capalbio - Giardino dei Tarocchi

Il Giardino dei Tarocchi è stato creato negli anni Settanta dalla scultrice Niki de Saint Phalle. Contiene grandi sculture colorate, molte delle quali sono visitabili anche dall’interno, ispirate alle figure degli Arcani Maggiori dei Tarocchi. Sono 22 grandi strutture di cemento, vetro, specchi e ceramiche da scovare nei sentieri del giardino e che ispirano grande energia, allegria e curiosità e che si armonizzano naturalmente con gli alberi e la macchia mediterranea del giardino.

      Porto Santo Stefano è sul lato occidentale del Monte Argentario e non c’è molto altro che il lungomare, con il porto commerciale per visitare le isole dirimpetto (Giglio e Giannutri) e il porto turistico per chi avesse necessità di fermarsi durante le navigazioni nell’arcipelago toscano. Molti ristoranti e molto sgarbati ristoratori.

Isola del Giglio - Castello
 Porto Ercole è presente, almeno nella mia memoria, per essere stato l’ultima dimora del Caravaggio che nel 1610, pochi giorni dopo essere arrivato in paese sbarcando alla Feniglia, fu ritrovato morto. Poi qualche anno fa si sono inventati di averne ritrovato le ossa e ci hanno costruito una tomba, ma questa è un’altra storia (triste).  All’ingresso del paese oltre al lungomare e al porticciolo turistico di rilievo non c’è molto altro, se non guardando in alto verso ovest dove è ben visibile Forte Stella, costruito nel Cinquecento dagli Spagnoli con funzioni difensive e di avvistamento e che attualmente ospita eventi culturali nel periodo estivo.

Monte Argentario è ricco di cale e spiaggette raggiungibili dal mare o con lunghe passeggiate sia da Porto Ercole che da Porto Santo Stefano. Deve il suo nome probabilmente alla lucentezza delle rocce o per l’antica attività di argentari e banchieri della gente Domizia, proprietaria del luogo già ai tempi della Repubblica romani (quella del primo secolo a.C.) è di gran lunga il miglior posto per fare il bagno lungo la costa, isole escluse.

Giannutri è l’isola più meridionale dell’arcipelago. È una piccola isola con numerosi resti romani nella zona di Cala Maestra risalente ai Domizi-Enobarbi mentre l’approdo dei traghetti e delle barche che portano i turisti è in Cala Spalmatoio. Numerosi sono gli spot per il diving ma anche un semplice bagno con maschera e pinne ripaga del tempo della traversata. È un’area naturale protetta. 

Isola del Giglio è esattamente di fronte all’Argentario e consiste nell’insediamento di Giglio Porto dove arrivano i traghetti, in quello più antico e fortificato di Giglio Castello di origine medioevale e in Giglio Campese nato più di recente dove c’è la più grande spiaggia dell’isola esposta ad ovest da cui al tramonto si possono intravedere l’isola di Montecristo, l’Elba e la Corsica. Nella chiesa di San Pietro Apostolo, a Castello, c’è una vetrina con una serie di reperti storici (spade, pistole, croci e oggetti sacri) e i resti di San Mamiliano, patrono dell’isola.

Terme di Saturnia

Terme di Saturnia: l’origine mitologica delle terme è una storia di estrema attualità: il dio Saturno, disgustato dalla continua belligeranza degli uomini per la rabbia scagliò un fulmine  che aprì un cratere da cui iniziò a scorrere una sorgente di acqua calda e sulfurea. L’acqua prodigiosa placò gli animi e da allora iniziò un periodo di pace e prosperità. 
Magari oggi fosse possibile… 
Comunque, già i romani venivano fin qui per le vacanze e il centro termale divenne un crocevia di vita sociale, politica e piacere anche nei secoli successivi. Il luogo è di una bellezza magnetica e una visita è assolutamente doverosa in qualsiasi periodo dell’anno. Semplicemente bellissime.

      Pitigliano è un piccolo borgo medioevale costruito sul tufo, caratterizzato da sentieri e scavi etruschi. Il paesino, con numerose botteghe artigiane, ospita una comunità ebraica che qui ha la propria sinagoga fin dal sedicesimo secolo.

Pitigliano


Una semi-isola, il filo dell’acqua e l’isola dei genovesi

C’è un angolo di Sardegna che conserva un carattere e una personalità fuori dall’ordinario. Lontano dagli usuali giri turistici, lontano...