lunedì 18 luglio 2011

Caro amico sul motoscafo

che ti diverti un mondo a correre sull'acqua, rallenta e ascoltami un attimo.
Io sono quello con la barca a vela, si, quella piccolina con tutte le vele che sbattono e che testardamente cerca di avanzare anche in queste calde giornate di agosto.
Vorrei solo ricordarti che, se dovessimo incrociarci, ho la precedenza. No, non è arroganza la mia, ma è il codice della navigazione che lo prevede, il quale a sua volta si basa sul fatto che, essendo tu più potente e veloce, hai più facilità nella manovra e quindi fai prima a rimetterti in rotta.
Vorrei anche ricordarti che dare la precedenza non significa accelerare e passarmi davanti alla prua ma rallentare e passare a poppa. Sono sicuro che saprai benissimo che passandomi davanti oltre che rallentarmi potresti causare la caduta di qualcuno del mio equipaggio che, sottocoperta, non accorgendosi della tua presenza nei paraggi, non si curasse di tenersi ben saldo al passaggio delle onde causate dalla tua scia.
Se possibile ricorda anche che il tuo motore inquina il mare e l'aria, ti fa spendere un sacco di soldi e, ovunque tu debba andare, ci puoi arrivare anche andando più piano.
Sappi che non ho alcuna voglia di fare a gara con te e che desidero soltanto trascorrere una giornata serena.
Quindi, se puoi, non venirmi troppo vicino quando navighiamo e saremo grandi amici.
Insomma, fà in modo che la prossima volta io possa salutarti con tutta la mano aperta e non con il solito dito.

Con immutata simpatia,

Ernesto

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