Ancona : il centro storico della città inizia dal porto e si inerpica verso la Cattedrale di San Ciriaco. La vista dall’alto è molto bella e durante la salita si si può soffermare sulle rovine romane disseminate qui e là e per una sosta nella piazza del Plebiscito dove ci sono numerosi bar e ristoranti. Oltre le strade dello shopping (Corso Mazzini, Corso Garibaldi e strade limitrofe) un giro lungo il porto mostra la Mole Vanvitelliana (ex Lazzaretto) e l’Arco di Traiano.
Il posto più interessante della città si trova nel rione del Passetto dove, a partire dal monumento ai caduti, una grande scalinata conduce al mare e alla spiaggia sottostante. C’è anche un ascensore panoramico che arriva alla spiaggia.
Da qui è possibile vedere centinaia di grotte, scavate nella roccia tra la metà dell’Ottocento e gli anni ’60, che venivano usate come ricovero per piccole imbarcazioni.I
colori dei cancelli e dei portoncini, gli scivoli per le barche, l’uso di
materiali di recupero (mattonelle, arredi, parti di imbarcazioni) ne fanno un
esempio di architettura spontanea che si inserisce armoniosamente nel
paesaggio.
La pietra del sottosuolo è l’arenaria, cioè sabbia
compattata dalla temperatura costante e dall’umidità, e che si scava abbastanza
facilmente.
Nel piazzale, nella parte alta del paese, il 14 agosto si tiene un concerto all’alba molto affollato e bello con il sole che sorge dal mare proprio alle spalle dell'orchestra.
L'atmosfera è bella e tranquilla, i musicisti sono bravi anche se qualche sedia in più non guasterebbe, visto che fin troppi posti sono riservati per gli invitati.
Sulla cima del promontorio che domina il porto sono visibili (anche dal mare) i resti di una torre di epoca romana.
Una passeggiata lungo
le tante spiagge e una sosta ai go-kart nella parte verso Numana sono un piacevole
diversivo.
Sirolo: il paesino è piccolo e molto curato e non a caso viene chiamato la “Perla dell’Adriatico”. Il panorama dal Belvedere vale la visita e la gelateria Quattrini vale la sosta ed anche la fila.
Nel comprensorio del paese c’è la Spiaggia delle due Sorelle, raggiungibile in kayak o con un traghetto da Numana, caratteristica spiaggia di ciottoli bianchi, con i due scogli gemelli che le danno il nome e che da lontano sembrano due suore in preghiera.Secondo la leggenda una Sirena, d'accordo con un demone che viveva in una grotta alla base del monte Conero, attirava con il suo canto i marinai di passaggio che inevitabilmente andavano a schiantarsi sugli scogli e venivano catturati dal demone e sottoposti ad indicibili sevizie. Gli dei, disgustati da tanta crudeltà, decisero di punirli trasformandoli in pietra. Infatti si sa, gli dei non ammettono concorrenza...
Loreto: un giro a Loreto significa una visita al Santuario della Santa Casa.
All’interno del Santuario Mariano, uno dei più importanti del mondo, è custodita la santa casa di Nazareth in cui si narra sia avvenuta l’Annunciazione.
La Casa sarebbe poi stata trasportata in volo dagli angeli prima in Illiria e poi nelle Marche ed intorno ad essa sarebbe stato costruito il Santuario. Il quarto lato della Santa Casa ospita l’altare su cui è posta la Madonna Nera di Loreto.
Il colore della statua inizialmente era
dovuto ai ceri votivi. Dopo il restauro del secolo scorso si è scelto di
mantenere il colore scuro utilizzando un legno più adatto e smalti neri.
Recanati: è la città di Giacomo Leopardi, la città dell’Infinito e tutto richiama la sua vita e la sua opera. Di sicuro una visita alla casa di famiglia e alla biblioteca sono indispensabili per comprendere uno dei più importanti poeti italiani, la sua formazione, la sua storia e la sua originalità.
La quantità di libri è impressionante, si stima circa 20.000 volumi, e si racconta che Giacomo ne conoscesse il contenuto di almeno l'80 per cento e senza sforzo. Il piccolo scrittoio, che trasportava nelle varie stanze seguendo il flusso dei suoi interessi e delle ore di luce, è la testimonianza di una volontà di conoscenza ferrea e che tratteggiano un giovane uomo forte e determinato a dispetto pur cagionevole salute.
Anche gli oggetti esposti nel museo al piano terra svelano la personalità di Giacomo Leopardi più di tante ore di lezione a scuola.